Buongiorno.

La presente per comunicare che a partire da venerdì 7 aprile l’accesso alle residenze potrà avvenire in forma libera nelle fasce orarie 9.00/11.00 e 14.30/17.30.

Fa eccezione a questa disposizione l’accesso ai nuclei protetti, ovvero nei nuclei dove risiedono gli anziani affetti da decadimento cognitivo e demenza. Al fine di salvaguardare un sereno clima interno, considerata la particolarità della malattia, è necessario garantire un afflusso regolare ma moderato, ovvero evitando eccessive e non opportune iperstimolazioni che possono produrre effetti negativi nella qualità di vita dei residenti.

Allo stesso modo, nelle giornate di sabato e domenica e nelle festività, considerato la turnazione delle figure professionali, al fine di permettere la massima frequentazione delle sedi, chiediamo ai visitatori la cortesia di preavvisare, secondo la modalità in uso. Questa accortezza risulta molto utile al personale permettendo una migliore organizzazione e anche la possibilità di trovare il proprio caro preparato. 

Ricordiamo, per completezza di informazione, che il libero accesso senza preavviso può comportare la non disponibilità del residente perché il piano di lavoro (alzata e vestizione, bagno, terapie…) ha uno sviluppo indipendente dalle visite in quanto non previste e quindi non prevedibili. 

Considerato l’avvio della bella stagione, sollecitiamo i visitatori ad accompagnare gli anziani negli spazi comuni o nei giardini, evitando di sostare a lungo nelle stanze o nei nuclei. Se ritenuto opportuno, è possibile pianificare la propria presenza nell’aiuto all’alimentazione degli anziani particolarmente compromessi.

Ricordiamo ancora che previa comunicazione è possibile portare a casa gli anziani per uno o più giorni. 

Rimangono obbligatorie le mascherine ffp2, l’igienizzazione delle mani, un comportamento corretto e l’assenza di sintomi influenzali o simili.

Convinto che stiamo finalmente avvicinandoci alla normalità, l’occasione è gradita per inviare i migliori auguri di buona Pasqua. 

Cordiali saluti.

Il direttore,

Giorgio Pavan